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VSP in Ucraina per sostenere le SME

Agenda

 

First Ukrainian Forum “Instruments of technical and finacial support

of small and medium businesses”

The Ukrainian Chamber of Commerce and Industry

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La cattedrale di Santa Sofia, il cuore spirituale dell’Ucraina con il monastero della Lavra, la madre dei monasteri russi, che domina la città di Kiev sede dell’evento.

 

L’evento

La Camera di Commercio Ucraina di Kiev ha organizzato, nel febbraio scorso, il 1° forum dedicato all’utilizzo degli strumenti e supporti finanziari alle piccole e medie imprese.

Alla luce delle decisioni dei principali enti finanziari occidentali  di sostenere la crescita economica dell’Ucraina che beneficerà, come pochi altri paesi nella storia, di ingenti investimenti nei prossimi anni, la Camera di Commercio ha voluto presentare tutti gli strumenti messi a disposizione da enti e istituzioni pubbliche internazionali di cui potranno beneficiare le piccole e medie imprese ucraine.

Ricca l’agenda della giornata durante la quale si sono succeduti i vari rappresentati di istituzioni e associazioni internazionali.

Partecipanti

Hanno partecipato più di 350 associazioni di imprenditori, imprese, enti non governativi Ucraini, organizzazioni di supporto per lo sviluppo (NGO e BSO), Ministri e autorità Ucraine, 4 Camere di Commercio locali, ambasciate straniere, media e associazioni di volontariato straniere.

Nello specifico, i programmi e i progetti di cui beneficeranno le imprese Ucraine sono stati presentati da :

  • Il delegato UE dell’Ucraina
  • UNIDO
  • United Nations Development Programme in Ucraina
  • USAID (LEV)
  • EBRD (Banca Europea per lo sviluppo e la ricostruzione)
  • Sei banche di interesse nazionale Ucraine

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Tutti hanno evidenziato come sull’Ucraina stiano convergendo finanziamenti atti ad avvicinare il paese all’Europa per consentire di svilupparsi e integrarsi con gli altri paesi europei.

La scaletta degli interventi:

Agenda

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Il ruolo delle associazioni di Volontari Senior Professionali 

Al forum sono state invitate anche 4 fra le associazioni europee più attive nell’ambito del sostegno e sviluppo alle imprese. Hanno presentato le loro attività e i loro programmi per sostenere le SME in questo paese.

Tutte le associazioni presenti sono partner di VSP all’interno del CESES.

La SES tedesca, che ha organizzato presso la propria sede di Bonn l’ultima riunione europea del Ceses, è molto simile per caratteristiche a VSP, ma molto più grande e può contare su migliaia di volontari (attualmente perlopiù impegnati nell’integrazione dei rifugiati Siriani in Germania). In Ukraina ha un rappresentante fisso che sviluppa qualche decina di interventi allanno.

La PUM olandese è la più attiva nel paese avendo sviluppato nel corso del 2015 circa 70 missioni in tutto il territorio Ukraino. Può contare su diversi rappresentanti sparsi per tutta l’Ucraina.

La Swisscontact per quanto attiva non sviluppa quanto SES e PUM.

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I rappresentanti delle 4 associazioni di esperti volontari senior europei :

Irina Kovtun per SWISSCONTACT Svizzera, Martin Reuther per SES Germania, Pietro Statsenko per PUM Olanda e Gianmaria Scapin per VSP Italia

Con queste credenziali si sono presentate al forum godendo di alta credibilità per il lavoro svolto fino ad oggi.

VSP non attiva come i suoi predecessori ha presentato la sua storia trentennale e il suo interesse a mettere a disposizione le sue competenze e i suoi professionisti senior per sostenere i vari soggetti.

Aspetti emersi

Fra i tanti aspetti quello che è emerso è il problema della lingua che i volontari dovranno affrontare nel corso delle loro missioni.. E’un problema comune in quanto nel paese le uniche due lingue conosciute e praticate sono l’ucraino e il russo. Pertanto come le altre associazione anche gli esperti di VSP che via via si alterneranno nel paese  saranno affiancati da traduttori per svolgere le loro attività.

Il ruolo che VSP si appresta a giocare in questa partita può essere molto interessante e dipenderà da quanto l’associazione sarà in grado interloquire con i vari protagonisti: imprenditori locali, enti, associazioni, governo e rappresentanti italiani.

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Il rappresentante italiano VSP Gianmaria Scapin presso il desk, messo a disposizione della Camera di Commercio di Kiev, per ricevere gli imprenditori e le delegazioni regionali ucraine.

 

Risultati e follow up

Molto interesse da parte degli imprenditori e degli enti ragionali ucraini nei confronti dell’associazione italiana VSP.

C’è una immagine favorevole legata all’Italia che può indubbiamente favorire gli interventi di VSP.

VSP può contare oggi sul sostegno della Camera di Commercio di Kiev e dei suoi funzionari.

Per conoscenze e competenze VSP ha stabilito relazioni con figure professionali che possono contribuire a far conoscere, e quindi utilizzare, l’associazione all’interno del paese cosi come accadde, negli ultimi anni, in l’Albania.

Ucraina situazione generale e guerra in corso

E’ importante considerare lo scenario geopolitico in cui ci si andrà a muovere perché influenzerà anche l’attività di VSP.

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Secondo la visione di alcuni la guerra nel Danbass è tenuta invita e incoraggiata da Putin esclusivamente con l’obiettivo di avere due regioni autonome rappresentate all’interno del Parlamento Di Kiev. La Russia non ha alcuna intenzione di annettersi queste due regioni come ha fatto, invece, con la Crimea la cui importanza strategica e storia è ben nota.

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 Carro armato in piazza a Kiev.  (foto Gianmaria Scapin)

Pertanto fintanto che i separatisti non realizzeranno che sono lasciati soli a combattere, per rimanere di fatto all’interno della repubblica Ucraina, la guerra andrà avanti. Il paese avrà quindi sempre un’area altamente instabile influenzata dai russi. Questo rappresenta un freno allo sviluppo dell’intero paese anche se, logisticamente, le due regioni coinvolte sono ai confine orientali e gli scontri molto vicini al confine e pertanto non influenti ne resto del paese

Ma è la prospettiva a preoccupare. Quella cioè di mantenere in seno all’Ukraina regioni fortemente legate all’impero russo e pertanto destabilizzanti per l’intero paese.

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20 febbraio 2016. Ultranazionalisti ucraini, al mattino presto, davanti alla ex statua di Lenin, da loro stessi abbattuta il 9 dicembre 2013, riuniti prima di dirigersi verso Maidan  luogo  simbolo  della rivoluzione del 2014 dove, nella stessa giornata, distruggeranno un hotel come riportato dalle cronache.(foto Gianmaria Scapin)

Una riflessione

A mio avviso oltre a questo conflitto interno l’Ucraina soffre di un livello di corruzione palpabile. Valga ad esempio il parco auto sproporzionato di una parte della popolazione (dalle Escalade all’Aston Marin alle Lamborghini e alle migliaia di Range Rover nuove fiammanti per finire con le Porsche Cayenne) rispetto agli stipendi medi.

Lo stipendio medio oscilla fra i 150 e 200 euro al mese, pertanto, la possibilità, per alcuni, di permettersi l’acquisto e la gestione di capitali cosi importanti non può che derivare da flussi di denaro ambigui.

Tanto che il Fondo Monetario internazionale intende sospendere gli aiuti promessi fintanto che non cesserà questo sistema corruttivo. A tutti noi contribuenti del fondo darebbe fastidio vedere che i soldi prestati finissero nelle mani di pochi oligarchi.

E sotto questo aspetto basta ricordare le recenti dimissioni, febbraio 2016, dei ministro dell’economia lettone, voluto dalle istituzioni internazionali, per sviluppare delle riforme che consentissero di impedire al sistema corruttivo di intercettare le risorse finanziarie destinate allo sviluppo.

Anche il presidente proprio recentemente, 20 febbraio, ha chiesto al Parlamento di licenziare il Primo Ministro Janukovic la cui popolarità dopo i fatti/rivoluzione di Maidan è scesa ai minimi storici.

Diciamo che oltre all’incapacità del personaggio in questi ultimi mesi l’Ucraina ha visto aumentare sensibilmente i costi a causa di una svalutazione della sua moneta (Vrina). A parità di salari questo ha comportato un impoverimento di tutta la popolazione.

 DSCN2840A due anni esatti dalla rivoluzione di Maidan vengono commemorati i caduti a cui sono state dedicate le lapidi con le immagini.  (foto Gianmaria Scapin)

 

Azioni

VSP oggi è una delle è una delle 4 organizzazioni europee accreditate e presenti nel territorio Ucraino per contribuire allo sviluppo economico del paese sostenendo le piccole e medie imprese. Ma VSP a differenza delle sue omologhe  è l’unica a non avere, per il momento, il sostegno del suo Governo.

Le opportunità per l’Italia che il Governo e il Ministero degli Esteri potrebbero consentire attraverso il sostegno dei volontari VSP sono molteplici a partire da:

  1. Creare opportunità per l’Italia, come sistema paese, non solo per il prestigio, ma concretamente per tutti gli attori coinvolti (professionisti, imprese, istituzioni);
  2. Fornire delle opportunità di lavoro ad imprese italiane che beneficerebbero dell’ intervento dei volontari italiani
  3.  Le iniziative e gli interventi avrebbero molteplici impatti positivi sia all’ interno del nostro paese in termini di maggiore occupazione e aumento del Pil;
  4. Partecipare all’ utilizzo dei fondi Europei che saranno riversati sull’ Ucraina e che finora hanno visto beneficiare solo Germania, Olanda, Belgio, Svizzera. Per la miopia del Governo rischiamo di essere ancora una volta tagliati fuori da tutti i finanziamenti di cui andranno a beneficiare gli altri Paesi.
  5. Non ultimo offrire delle opportunità di occupazione, inteso come impiego del proprio tempo,  a quella fascia di popolazione senior che oggi più che mai soffre nel mercato del lavoro.
22 Marzo 2016
Gianmaria Scapin
Board member VSP

Video evento

 

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