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In ricordo di Roberto Bellucci

Il nostro caro socio Roberto non è più fra noi!
Lascia un vuoto nel cuore di chi lo ha conosciuto, fra i soci dell’associazione e fra tutti coloro che gli hanno voluto bene.
La notizia che Roberto ci aveva lasciati ci ha colti impreparati e ci ha addolorato nello stesso tempo.
A nome di tutta l’associazione, in particolare per conto di tutti quei soci che hanno condiviso lunghe discussioni e “battaglie”  che lo ricordano per il suo piglio battagliero nelle vesti di socio, consigliere e vice presidente. Ha portato avanti negli anni idee, progetti e ha condotto missioni all’estero dedicando tanto del suo tempo a favore dell’associazione.
 
 

Un breve ricordo da parte del nostro Past President Fabio Vezzi “ti avevo chiamato a novembre scorso, dopo mesi di assenza. La situazione con il Virus aveva quasi annullato i contatti con molti amici e il fatto che tu non mi avessi risposto non mi aveva allarmato troppo. In tempi di pandemia, le cose anomale sono diventate normali. Poi, poco prima di Natale, il messaggio di Patrizia aveva sconvolto tutti noi di VSP. Te ne eri andato in silenzio, senza clamore, con la discreta eleganza con cui ti eri sempre rapportato a noi dell’Associazione. Confesso che per me in particolare è stato un annuncio terribile. I ricordi della tua opera in Associazione si affollano nella memoria; la tristezza della tua scomparsa si fa sempre più viva. Quando ero presidente, ti avevo proposto di assumere la funzione di vice presidente e tu avevi risposto serenamente dando piena disponibilità. La tua azione e la tua esperienza sono state sempre preziose. Ci siamo incontrati varie volte a Roma. Ricordo le visite al Ministero degli Esteri, Cooperazione Internazionale, alla FAO. Ricordo la tua missione a Tirana per “insegnare gli ascensori” agli albanesi. Ricordo le tante riunioni di Comitato Direttivo a Torino, le discussioni sempre animate, ma mai conflittuali, per cui tutto il Comitato ti ha apprezzato. La tua capacità di smussare spigolosi problemi, con intelligenza e con il sorriso che ridimensionava tutto. Permettimi anche di rivivere il tuo lato di “bon vivant” romano. Mi hai fatto conoscere alcuni deliziose, piccole trattorie in occasione di mie visite a Roma. Siamo stati allegri insieme, anche questo fa parte della vita e lascia ricordi calorosi e vivi, che la tua partenza non cancellerà. Oggi ti ricordiamo tutti con grande affetto e stima. Ringraziamo la tua compagna Cinzia per averci permesso di partecipare a questa triste notizia. Siamo con lei, e con te, oggi. Hai lasciato una scia di simpatia, cordialità e professionalità che ci mancheranno. Grazie Roberto, non ti dimenticheremo!”.  

 “Anch’io ti avevo cercato negli ultimi mesi dopo che era sfumata quella missione in Moldavia per conto della UE a cui ti avevo invitato a partecipare. La situazione generale causa Covid ha scombussolato le vite di tutti e non avevo insistito ripromettendomi di richiamarti. Il messaggio di Cinzia è stato come un fulmine a ciel sereno.  Mi associo alle considerazioni di Fabio sulle caratteristiche del “bon vivant” romano. Ricordo il giorno in cui mi venisti a prendere a Roma, alla stazione Termini, per andare alla CEI per sbrogliare la matassa di quell’annoso progetto su Haiti a cui avevi dedicato fin troppo del tuo tempo. Sulla strada mi hai fatto conoscere una tipica trattoria e nel complesso tutta la giornata siamo rimasti allegri insieme, nonostante la non incoraggiante visione sul progetto lasciata dal Cardinale. Mi piace ricordare non solo quel giorno ma anche i molti momenti trascorsi in associazione in cui oltre a me anche agli altri soci hai lasciato un ricordo di  grande affetto e stima. Ti ricorderò sempre con simpatia, e mi rimarranno sempre impressi  i tuoi modi cortesi e goliardici in sintonia con le giacche e il cappello tirolese che usavi indossare anche quando venivi alle riunioni in terra sabauda. Siamo vicini a Cinzia con cui condividiamo il dolore per la perdita del nostro amico Roberto”.
Gianmaria Scapin – Presidente VSP

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