Il presidente VSP odv: Gianmaria Scapin

Il presidente VSP odv: Gianmaria Scapin

Conosciamo chi è il presidente di VSP odv Gianmaria Scapin che da diversi anni segue attivamente le attività dell’associazione.

Gli studi

Gianmaria Scapin ha conseguito la laurea in “Economia” presso l’Università L. Bocconi di Milano e master di II livello in “Alimentazione e benessere” presso l’università di Pisa.

La carriera

Gianmaria Scapin ha iniziato la sua carriera nel campo del marketing lavorando come Marketing Manager e Direttore Marketing in diverse multinazionali.
Nello specifico, ha lavorato come Direttore Marketing presso Amplifon SPA, Brand Manager presso il Corriere della Sera e Unilever SpA, direttore Web Marketing presso Baldini & Castoldi editore, responsabile delle attività web E-commerce presso Vini24 e Wine2wine.

Ha sviluppato e implementato la diagnosi tramite strumenti web per il dipartimento di dermatologia ed è stato responsabile del progetto “Innovazione Scientifica” nell’ambito delle linee guida della Direzione Scientifica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda.

Ha insegnato programmi di Business Games e Business Simulation in numerose Università e Business School. Dal 1996 al 1999 ha curato la sessione finale del Master in Business Administration presso l’Università di Cranfield (UK).
Nell’aprile – maggio 2017 ha tenuto un ciclo di lezioni su temi di comunicazione presso l’università di San Carlos a Cebu City nelle Filippine, come specialista in Marketing & Comunicazione.

Attualmente, in qualità di Presidente VSP odv partecipa attivamente  a numerosi progetti dell’Unione Europea (UE) ed in passato è stato anche volontario per le Nazioni Unite (UNV) e per la Comunità Europea  partecipando a numerose missioni all’estero.

  • Bielorussia – novembre 2019
  • Filippine – aprile 2018
  • Kiev (Ucraina) – febbraio 2017
  • Albania – marzo 2015

Il volontariato

Riportiamo la sua visione sul volontariato:

“Quando approcciai il mondo del volontariato lo feci dedicando pochi giorni all’anno poi, col tempo, qualche settimana per lo più per missioni all’estero su incarichi delle Nazioni Unite e della Comunità Europea nei cosidetti paesi in via di sviluppo.

Non avevo chiaro cosa rappresentasse il Terzo Settore in Italia avendo per lo più trascorso la vita lavorativa nell’ambito di Enti privati.

Col tempo ho compreso l’importanza del Terzo Settore, la cosidetta Economia Sociale,  dove oggi operano le Fondazioni, le Organizzazioni e le associazioni di volontariato, le Cooperative sociali, le Opere sociali comprendenti tutte le chiese…

Parliamo di 350.000 organizzazioni solo in Italia che occupano 6.000.000 di volontari dando lavoro a più di 1.000.000 di dipendenti stipendiati. Per fare un confronto rappresentano più di tutti i lavoratori della scuola italiana, più di tutti gli operatori dei settori tessile e chimico messi insieme.

38 milioni sono gli italiani che ricevono un servizio erogato da queste organizzazioni, praticamente tutti noi, grazie ad un sistema di prossimità. Alcune di esse, parlando di radicamento, operano da parecchi secoli, dai tempi di Dante Alighieri, mentre nel settore privato le aziende nascono e sono destinate a morire mediamente nell’arco di pochi decenni in seguito alle trasformazioni del mercato. Il Terzo Settore non si basa su aspetti commerciali e per chi intende cambiare aria dopo una vita di lavoro anche questo aspetto diventa un toccasana.

Aggiungiamo che il volontariato è diffuso ovunque anche se opera in maniera diversa in relazione alle aree del paese. Al sud, per esempio, il volontariato si occupa più di bisogni primari.

Cio premesso è per me un onore oggi ricoprire la carica di Presidente di una organizzazione anche se ha solo 37 anni di vita”