Albania – Valorizzazione filiera delle castagne

Progetto: Valorizzazione della filiera delle castagne

Paese: Albania

Città: Tirana

Esperta VSP: Mignani Ilaria

Beneficiario: GMN sh.p.k

La missione ha avuto lo scopo di valutare la fattibilità di un progetto di valorizzazione della completa filiera delle castagne, dalla fase colturale a quella di conservazione post-raccolta e di studio di trasformazione del prodotto.

Le motivazioni sono nella possibilità di un nuovo investimento che valorizzi l’enorme produzione di castagne in Albania che al momento attuale sono consumate solo localmente, utilizzate anche per alimentazione animale, e solo in minima parte esportate.

La coltura della castagna è in grande rilancio a livello europeo come prodotto tipico, come coltura tradizionale di molte zone collinari e montuose; la castagna e i suoi derivati vengono utilizzati per preparazioni culinarie particolari che si rifanno alla tradizione della cucina locale.

La farina di castagna è molto richiesta per preparazioni dolciarie speciali ed anche per prodotti dietetici, essendo priva di glutine e ricca di saccaridi con prerogative funzionali per l’intestino umano. Una delle conseguenze più interessanti di questo fenomeno sono gli elevati prezzi di conferimento e vendita del prodotto di eccellente/buona qualità. Questo sviluppo economico potrebbe ripercuotersi anche sulla castanicoltura albanese, con miglioramento delle situazione economica ed occupazionale locale, sia a livello di agricoltori che di indotto per la filiera successiva al campo.

La missione si è svolta in parte nella città di Tirana per incontrare funzionari governativi dessero informazioni utili allo studio per la preparazione del progetto.

La fase di visita in campo si è svolta nel distretto di Scutari per visionare i castagneti, il loro stato fitosanitario, la loro dislocazione sul territorio, la qualità dei frutti e la situazione logistica in cui le colture avvengono e su cui si può fare affidamento per il trasporto a valle. I castagneti sono a bosco, in minima parte governati e l’abbandono ha la prevalenza, non esistono sistemi colturali a frutteto e lo stato fitosanitario è buono.

Il progetto è sicuramente interessante con grandi possibilità di sviluppo economico ed occupazionale, ma molto ambizioso allo stato attuale della situazione generale della zona, sia a livello agronomico sia a livello di strutture, infrastrutture e capacità professionali.

L’attuazione del progetto è limitata da:

  • La situazione della viabilità locale. I castagneti sono inaccessibili a mezzi di trasporto adeguati e al momento il trasporto alla strada più vicina avviene a spalla o col mulo, per distanze anche di 1,5-2 Km. Le strade sono impraticabili a mezzi di dimensione industriale e senza le quattro ruote motrici;
  • La castagna è un prodotto molto deperibile che in pochi giorni ammuffisce se non è trattata. La situazione attuale della viabilità non consente un rapido trasporto a valle, soprattutto in caso di maltempo. Le strutture quindi devono essere dotate delle tecnologie di prima lavorazione;
  • La mancanza di Enti di Certificazione che garantiscano il prodotto, soprattutto se biologico, all’ingresso dei mercati esteri;
  • La scarsa disponibilità di una organizzazione logistica professionale ed efficiente per tutta la filiera del prodotto; la tempestività è uno dei primari fattori di successo nella commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli freschi;
  • La mancanza di personale qualificato per la gestione del magazzino e delle tecnologie.